martedì 28 febbraio 2012

CARO WALTER

Si, caro Walter, brutta cosa appiccicare etichette. Come quelle che nel 2008 portarono all’esclusione della sinistra “per definizione” solo e sempre “radicale”, e ad una drammatica sconfitta elettorale del centrosinistra. O come quella che ogni giorno mette d’autorità fuori dal campo “riformismo” chiunque non canti nel coro della sterminata maggioranza economica, politica e mediatica che sostiene il governo in carica.

Mi pare che Nichi Vendola abbia parlato dopo una tua specifica intervista, – prosegue l’esponente di Sel – dove tra l’altro si leggeva il mantra che va per la maggiore: “l’articolo 18 non è un tabu’”. Ritenere di destra l’ormai lungo e sistematico smantellamento del diritto del lavoro, sino alla già realizzata estromissione della Costituzione dalle aziende Fiat, per esempio, e alla volontà di abrogare le protezioni (in verità molto, molto riformiste…) dello Statuto dei Lavoratori, è un giudizio di merito. Su tale giudizio occorre discutere.
Consiglierei di far riposare Lama, Trentin e Berlinguer e gli altri esponenti storici della sinistra del nostro Paese. Chi, come te rivendica una vita a sinistra, dovrebbe pensare piuttosto al posto della sinistra nel futuro dell’Italia. A meno che, naturalmente, non si sia voluto parlare a nuora.
Fabio Mussi

lunedì 13 febbraio 2012

Doria vince le primarie di Genova, l'ennesimo avviso al PD





Non ha vinto un partito, bensì una domanda di rinnovamento. Doria è il risultato della sobrietà, del rigore intellettuale, della capacità di ascolto, della civiltà del dialogo, dell’investigazione sociale. Si può rimanere sorpresi se le persone decidono di farsi amministrare da chi è portatore di queste caratteristiche?
A Genova, forse non si è capito che l’avvitamento verticistico a volte allontana dalla realtà e porta a guardare all’ombelico del partito. Genova è una città fiera delle sue tradizioni, della sua democrazia, ma chiede un ricambio. E non è un giudizio negativo su Marta Vincenzi e Roberta Pinotti.
Ora la cosa migliore è partire dall’idea di buongoverno propugnata da Doria, dal suo pensiero lungo sul modello sociale e urbano, dalla fine dell’espansione del cemento e dalla cura delle ferite che si sono aperte negli anni. Mi piacerebbe definirla una profezia civica. La gente guarda a chi vuol cimentarsi con i suoi problemi e le sue angosce, con chi è pronto a tutelare i diritti e non si ferma davanti agli “altrimenti”: altrimenti Bruxelles, altirmenti le Borse, altrimenti gli industriali. E Basta!
Non coltivo l’obiettivo di sottrarre consensi al Pd, la nostra aspirazione è costruire il cantiere dell’alternativa. Qui bisogna rimescolare le carte del riformismo e del radicalismo per dare vita ad una gara delle idee e non dei pregiudizi. Ponendo al centro dell’attenzione il lavoro e portando la sinistra a cercare un compromesso con i moderati, non suicidandosi ma facendo valere le proprie ragioni .
A Genova ha vinto il popolo del centrosinistra e ora, tutti insieme, dobbiamo costruire il futuro della città e poi del Paese.
Nichi Vendola

giovedì 2 febbraio 2012

RISTORO NUCLEARE NESSUNA RISPOSTA...

Ancora nessuna risposta alla richiesta di chiarezza, da parte del circolo di Sinistra Ecologia e Libertà “Angelo Vassallo” di Sessa Aurunca, relativa all'utilizzazione dei contributi previsti a favore dei siti che ospitano centrali nucleari percepiti dal Comune negli ultimi anni.
“E’ passato ormai un mese dal nostro appello – commenta il coordinatore cittadino del circolo “A. Vassallo” Filippo Ianniello - con il quale chiedevamo a gran voce chiarezza sull’uso delle somme destinate al ristoro negli ultimi anni. Dopo di noi, qualche giorno dopo, solo Legambiente è uscita con qualche scritte analoga. Né le forze della maggioranza, né gli amici dell’opposizione sembrano accogliere il nostro appello per cui, attualmente, risposte a noi non ne ha date nessuno. E non mi sembra di intravedere che il tema sia particolarmente sentito tra gli amici del centrosinistra.
Noi vogliamo – afferma Ianniello - restare integralmente nella coalizione ma purchè l’intero centrosinistra, come ha dimostrato sulla questione di San Domenico, sia in grado di affrontare con coerenza, con unità, con conoscenza dei fatti, le battaglie perché, quando le si affrontano insieme, si vincono.
Noi continuiamo ad essere pungolo critico dello schieramento ma non siamo disposti a firmare cambiali in bianco: quando gli atteggiamenti sono distratti o poco attenti noi rivendicheremo la nostra libertà d’azione.” Afferma Ianniello ed annuncia: “Se non ci verranno date risposte prenderemo iniziative nelle prossime settimane, ritornando sulla questione anche attraverso un atto formale che inviti chi di dovere a vigilare.”
articolo pubblicato da interno 18