PROGRAMMA ELETTORALE DI SeL CIRCOLO DI SESSA A. DA SOTTOPORRE ALLE FORZE DEL CENTRO SINISTRA







PREMESSA
Sessa Aurunca è un Comune  che merita di essere governato con determinazione, coraggio, competenza. Bisogna guidare la nostra comunità con la consapevolezza che il contesto economico e sociale attuale è particolarmente delicato. Occorrerà costruire a livello locale le condizioni per ridurre l’impatto negativo della crisi attraverso una incisiva azione di  rilancio economico, sociale e culturale.
Sessa ha il diritto e il dovere di rinascere, di riprendere un cammino di progresso civile, sociale, economico e culturale: si tratta, quindi, di dare vita ad un progetto di governo ambizioso e realistico al tempo stesso, sul quale mobilitare le migliori energie cittadine
L’impegno di SEL all’interno della coalizione sarà rivolto all’affermazione di un modello di sviluppo sostenibile, equo ed inclusivo, capace di realizzare una buona qualità sociale, ambientale e produttiva.
Le amministrazioni locali sono chiamate, nel quadro istituzionale, ad una radicale innovazione delle politiche, volta ad obiettivi di tenuta sociale e di rilancio economico. Anche a livello territoriale, infatti, si tratta di svolgere una concreta funzione pubblica di qualificazione dello sviluppo, nella direzione dell’interesse generale. La città è infatti la dimensione sociale più sollecitata sia dai processi socioeconomici in atto (la crisi economica e produttiva, l’immigrazione, la trasformazione dei modelli di mobilità e di consumo), sia dal diffuso senso di insicurezza, oltre che da una domanda di protezione che riguarda il lavoro, il reddito, ma anche la salute e l’ambiente. Siamo convinti che il ruolo di regolazione del sistema pubblico resti indispensabile per la tutela degli interessi dei deboli, nei rapporti di lavoro, nei diritti individuali e collettivi, per la tutela dei beni sociali, tra cui in primis l’ambiente e la salute, a partire, in particolare, dalla netta affermazione del concetto di acqua come bene comune e non merce in balia del mercato.
Centrale e strategico deve essere  l’investimento a favore delle scuole e dei giovani  a partire dalle politiche per l’infanzia di primaria importanza per una città che vuole avere una prospettiva, un domani migliore nel quadro di una comunità sostenuta da relazioni solide.
Coesione sociale, qualità della convivenza urbana, sviluppo: sono questi i tre assi fondamentali della  proposta politica; scommettiamo su un nuovo paradigma di crescita che veda la sostenibilità come elemento centrale dello sviluppo.
Sessa  non ha bisogno di crescere dal punto di vista del consumo del territorio, ma di qualificazione dello stesso teso soprattutto a riqualificare e valorizzare tutti gli edifici rurali e il  centro storico Questa realtà consegna alla prossima amministrazione la responsabilità e il dovere di scelte appropriate ed efficaci in materia di bilancio, di politiche tariffarie, di organizzazione ed erogazione dei servizi. L’autonomia finanziaria dei Comuni implica, in questo contesto, una responsabilità nella selezione delle priorità e grande impegno nelle azioni di controllo e contrasto dell'elusione e dell'evasione fiscale.

1) Gestione finanziaria

Sessa Aurunca vive da alcuni anni una grave crisi economica e sociale effetto di una molteplicità di cause non tutte riconducibili alla gestione dell’Ente Locale. Tuttavia elemento decisivo di rilancio dell’azione politica ed amministrativa, considerato che il bilancio complessivo dell’amministrazione Comunale si aggira intorno ai 18 milioni di euro di cui circa l’80% riguarda la spesa ordinaria, e priorità assoluta della prossima Amministrazione  dovrà essere il RECUPERO DELL’EVASIONE FISCALE ED IL RAGGIUNGIMENTO DEL PAREGGIO DEL BILANCIO PER LIBERARE NUOVE RISORSE.
A tal fine gli obiettivi prioritari per una sana ed equilibrata gestione delle risorse pubbliche sono:
1.1) L’adozione del P.U.C. finalizzato a favorire lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi superando la logica meramente abitativa dell’attuale Piano di fabbricazione risalente al 1972. Solo una logica dello sviluppo complessivo della città e del territorio potrà da un lato liberare nuove risorse (partendo dalla determinazione di un’Area di sviluppo industriale nell’ambito comunale) e dall’altro mettere un freno allo scempio edilizio che nuoce gravemente alla vocazione turistica ed ambientale che bisogna, al contrario, rilanciare con convinzione all’interno di una chiara visione urbanistica tesa al recupero ed alla valorizzazione dell’esistente ed allo sviluppo di tutte le infrastrutture necessarie ad un rilancio produttivo dell’economia locale.
Le idee portanti del P.U.C. saranno:
·        la definizione di un piano delle aree da salvaguardare per interessi generali nel quale si prevedano le azioni per incrementare l’impronta ecologica della città e per conseguire un livello di minore impatto ambientale;
·        l’avvio di un progetto di riduzione dei consumi che la città genera, potenziando la rete dei servizi pubblici (città sostenibile);
·        la riqualificazione delle aree dismesse e degradate (come, ad esempio, ex fabbriche ormai dismesse) che possono essere riutilizzate per impianti di riciclaggio oppure di trasformazione  dei prodotti della nostra agricoltura;
·         la tutela dell’ambiente con particolare riferimento alle Toraglie e al fiume Garigliano, accelerando il progetto di riqualificazione della foce coinvolgendo l’ente Parco Roccamonfina- Foce del Garigliano.
Immaginiamo quindi una città che difenda e dichiari intangibili le parti del suo territorio non ancora compromesse e urbanizzate, una città che sa ricostruire l’esistente senza espandersi ad ogni costo a scapito delle aree che oggi ancora sono incontaminate e comunque non edificate.
1.2) La ricognizione delle irregolarità edilizie e degli abusi esistenti sul territorio ai fine del recupero dell’evasione (ICI, TARSU) e la definizione entro due anni delle pratiche di condono edilizio giacenti. In tal senso appare necessaria la creazione di una struttura interna finalizzata al recupero dell’evasione fiscale (anche attraverso assunzioni temporanee) al fine di abbattere fino al 30%  l’attuale livello di tassazione comunale ( ICI- TARSU – Acqua – Addizionale comunale Irpef) e la formazione di un pool, in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza, in convenzione con la Guardia di finanza, per accertare violazioni urbanistiche, ambientali e fiscali. A tal fine bisognerà potenziare anche l’operatività del corpo di Polizia Municipale e assumere almeno due geometri da destinare allo scopo.
1.3) La prassi costante di assumere impegni di spesa RIGOROSAMENTE in base alla dinamica certa di cassa. Per garantire trasparenza nella gestione economico-finanziaria è opportuno provvedere alla nomina, all’interno del collegio dei revisori dei conti, di almeno un magistrato in pensione della Corte dei conti.
1.4) La garanzia di una gestione ordinaria della manutenzione del verde pubblico, delle strade e dei servizi cimiteriali attraverso l’appalto di tali servizi a cooperative di giovani unitamente alla riforma del regolamento dei servizi di polizia mortuaria che preveda, anche, spazi di sepoltura riservati ai diversamente credenti e ai non credenti nonché un servizio di cremazione.

2) L’acqua bene prezioso dell’intera comunità

La futura amministrazione si impegna pubblicamente a garantire la gestione PUBBLICA delle risorse idriche e dell’acquedotto comunale. Impegno comune delle forze del centrosinistra sarà anche la forte campagna di sensibilizzazione nei confronti di tutta la cittadinanza in vista della prossima campagna referendaria relativa alla gestione pubblica dell’acqua. In concreto, si assume l’impegno ad abbattere i costi dell’impianto di acquedotto (attualmente calcolabili intorno a 1.600.000 euro di cui 800.000 per la sola bolletta elettrica) per garantire la gestione pubblica del servizio idrico senza oneri ulteriori per il Comune e a recuperare risorse combattendo gli sprechi soprattutto riguardo all’illecito uso irriguo dell’acqua potabile.
Problema non più rinviabile è quello relativo alla potabilità dell’acqua fornita ai cittadini di Cascano che, ormai da anni, vivono una situazione di grave disagio.
Priorità assoluta nel lungo periodo resta il rifacimento dell’intera rete idrica e fognaria (attraverso, ad esempio l’accensione di un mutuo quarantennale al costo di circa 1.000.000 di euro annui).

3) Tutela dell’ambiente

Qualsiasi ipotesi di sviluppo non può prescindere dall’impegno risoluto a proteggere un ambiente che nel corso degli ultimi decenni è stato letteralmente devastato dalle sconsiderate scelte compiute ad ogni livello e che hanno visto il territorio comunale interessato  da una delle tre Centrali nucleari operative in Italia, dalla presenza di una discarica abusiva i cui effetti gravemente nocivi per la salute non sono ancora stati eliminati fino a recenti iniziative che vanno nella direzione opposta a quella di un effettivo rilancio delle potenzialità turistiche della nostra terra. Per tali ragioni la tutela dell’ambiente dovrà essere per la futura Amministrazione il centro nevralgico della strategia di rilancio economico e produttivo.
E’ accresciuta in questi anni la consapevolezza che l’ambiente costituisce non solo una risorsa ma la premessa per uno sviluppo sostenibile, sano, sicuro. Il nostro è un territorio fragile che va protetto, e le abitudini di vita delle persone spesso possono fare la differenza.
Il Comune deve assumere il ruolo di operatore esemplare nei confronti della città e per farlo la macchina comunale dovrà acquisire la professionalità e l’attenzione per orientare in questo senso le progettazioni e le gestioni di competenza. Si tratta di “dare il buon esempio”, far diventare prassi le cosiddette best-practies (ad esempio: efficienza ambientale del parco macchine, illuminazione a basso consumo, sfruttamento dell’energia solare, soprattutto da parte degli edifici pubblici).
Nell’ambito di un nuovo piano di comunicazione attuabile tramite gli operatori presenti sul territorio (scuola, volontariato) si punterà a sviluppare la sensibilità dei cittadini verso il rispetto dell’ambiente e delle infrastrutture .
Da qui scaturiscono una serie di iniziative che la futura Amministrazione s’impegna a promuovere e che costituiranno parte centrale del suo programma politico ed amministrativo:
3.1) CATEGORICA OPPOSIZIONE ad ogni tentativo di utilizzazione (anche come deposito scorie) dell’area della Centrale nucleare del Garigliano e vigile attenzione ad ogni tentativo da parte della Sogin di  camuffare tentativi di riutilizzazione dell’area in opere di bonifica e recupero del sito.
3.2) Impegno pubblico da parte dell’Amministrazione ad operare attivamente ed ufficialmente nella prossima campagna referendaria sulla costruzione di nuove centrali nucleari, facendo di Sessa Aurunca uno dei “centri” nazionali della battaglia antinucleare.
3.3) Potenziamento ed estensione all’intero territorio comunale della raccolta differenziata dei rifiuti. Occorre rivedere il processo e l’organizzazione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti, rafforzando le azioni a tutela della salute pubblica e della qualità urbana e responsabilizzando i maggiori operatori presenti sul territorio. Occorre valutare la possibilità di individuare nuove forme di raccolta nelle frazioni dove insistono ancora i cassonetti. Sarà inoltre obiettivo dell’amministrazione:
·  incidere nella riduzione dei costi  della Tarsu  attraverso i costi di gestione ottimizzando i servizi e gli sprechi, trasformando la tassa in tariffa per cui ciascuno paga solo in base a quanti rifiuti effettivamente produce, prevedendo sconti per le famiglie con la distribuzione di compostiere;
·   avviare politiche di riduzione dei rifiuti alla fonte (incentivando la vendita di prodotti alimentari sfusi, promuovendo l’utilizzo dell’acqua potabile al posto dell’acqua in bottiglia, …);
·  sostenere l’educazione ambientale nelle scuole per la sostenibilità e contro gli sprechi (ad esempio di luce e acqua);
·   censire gli scarichi impropri.
E’ necessario in definitiva che la Tarsu si trasformi in Tia dando priorità a tutte quelle iniziative proposte dal volontariato per ridurre i rifiuti alla fonte. Saranno attivate azioni specifiche per arrivare nel 2020 a produzione dei rifiuti zero.
3.4) Monitoraggio attento e rigoroso delle eventuali irregolarità amministrative e della effettiva conformità urbanistica dell’impianto CACEM.
3.5) Bonifica del sito della discarica a monte del centro di Sessa Aurunca anche attraverso un’azione incisiva nei confronti della Regione Campania per l’inserimento del sito tra le priorità degli interventi già previsti nel piano regionale di bonifica.
3.6) Bonifica dell’area di stoccaggio “provvisorio” di rifiuti in località Baia Domizia.
3.7) Piano strategico finalizzato a fare di Sessa Aurunca un comune che utilizzi energia elettrica prodotta al 100% da fonti rinnovabili. In tal senso è possibile avvalersi dell’esperienza maturata da altri Enti locali (come il comune di Ferrara) e stanziando anche fondi atti ad incentivare i cittadini alla produzione di energia derivata da fonti rinnovabili, incentivando l’utilizzo di fonti energetiche meno inquinanti (pannelli solari termici, cellule fotovoltaiche, impianti termici alimentati a ceppato o biomasse)
3.8) Ricognizione delle cavità sotterranee del centro storico e rigorosa indagine del sottosuolo per prevenire ulteriori disastri, che potrebbero avere anche tragiche conseguenze, dovuti all’aprirsi di improvvise “voragini”, come più volte già accaduto nel recente passato.
3.9) Attivazione del Piano di emergenza comunale in accordo con la locale sezione di Protezione civile che va rilanciata e riqualificata nonché potenziata nelle sue capacità operative.
3.10) Riduzione dell’inquinamento, compreso quello acustico ed elettromagnetico.
3.11) Valorizzazione di tutte le  strade vicinali e dei sentieri soprattutto di quelli      ubicati sulla catena del Massico e nel parco di Roccamonfina  utlizzando tutte le risorse disponibili comunitarie, nazionali e regionali.
3.12)           Incremento del patrimonio arboreo della città.

4) Lavoro ed occupazione

Tutelare l’ambiente significa garantire in tutti i sensi il “futuro” dei giovani creando opportunità di lavoro in loco e prospettive per l’avvenire e frenando la vera e propria emigrazione silenziosa verso le aree produttive del Paese che ormai da anni sta privando la nostra comunità delle sue migliori energie. A ciò è necessario aggiungere una serie di scelte programmatiche destinate a creare nell’immediato nuove opportunità di lavoro per i giovani, ma anche per i tanti lavoratori, attualmente disoccupati o sottoccupati, travolti dalla grave crisi economica di questi anni. La zona di Sessa  è stata fortemente colpita dalla crisi: sono drammaticamente aumentate le nuove iscrizioni al centro per l’impiego e il ricorso alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Il territorio ha perso 1000 posti di lavoro rendendo la crisi  economica più tragica.  Tutti i settori stanno conoscendo consistenti cali di produzione. L’unico settore in cui gli avviamenti al lavoro crescono è la grande distribuzione, ma con tipologie contrattuali leggere e a tempo determinato.
La funzione del comune non sarà solo di regolatore, ma anche di catalizzatore nella promozione dello sviluppo economico e industriale.
In particolare appaiono urgenti e necessarie le seguenti misure di ampio respiro volte tutte a creare nuove occasioni di impiego e di lavoro:
4.1) Creazione di un “villaggio artigianale” nel centro storico del capoluogo attraverso la creazione di laboratori integrati con centri di esposizione e di commercializzazione.
4.2) Tutela e commercializzazione dei prodotti tipici del territorio, soprattutto nel settore agroalimentare anche in sinergia con le principali Aziende agricole già egregiamente impegnate in tale settore.
4.3) Sviluppo dell’area in destra Garigliano attraverso investimenti per lo sfruttamento delle risorse termali e favorendo il risanamento e lo sfruttamento dell’area fluviale e della foce finalizzato ad un turismo sostenibile di “nicchia” (pescatori, cicloturismo attraverso convenzioni con l’Ente parco per favorire attività di ciclotrekking, turismo enogastronomico). Il progetto ideato dall’autorità di bacino Volturno Garigliano previsto sull’area medio Garigliano dovrà essere realizzato in tempi brevi per uno sviluppo ecosostenibile di quei territori  abbandonati  lungo il corso del fiume valorizzando e riqualificando le vecchie strutture rurali.
4.4) Rete delle istituzioni scolastiche (soprattutto Istituto Tecnico e Professionale nonché il costituendo corso per operatori turistici presso il Liceo pedagogico) per orientare i fondi PON verso programmi operativi volti alla formazione di personale operante nel settore dell’artigianato, del turismo e dell’agricoltura.
4.5) Recupero dei terreni demaniali non utilizzati dove sono presenti edifici abbandonati e/o fatiscenti che potrebbero essere riqualificati e valorizzati per la creazione di nuovi alloggi e/o destinati ad attività sportive o di ecoturismo sul modello del progetto “case abbandonate” promosso dal Comune di Reggio Emilia.
4.6) Inserimento, in sinergia con Italia Nostra ed ANCI, del territorio comunale nel progetto “Orti Urbani”, realizzando orti, destinati a pensionati e disoccupati come elemento di integrazione del reddito, attraverso la concessione di poche decine di metri quadrati e la fornitura di acqua per irrigazione.
4.7) Attivazione nella nuova Giunta della delega alle politiche sociali europee ed alle politiche giovanili per intercettare fondi comunitari destinati a programmi di sviluppo e di promozione dell’imprenditoria giovanile.
4.8) Promozione interventi di aggiornamento e manutenzione dei siti produttivi, di razionalizzazione dei servizi, incluse le reti informatiche e l’approvvigionamento energetico.
4.9) Efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione, tenendo presente che per un numero crescente di imprese la scelta dei siti nei quali investire tiene conto anche del grado di efficienza del governo locale e metropolitano.
4.10) Miglioramento della qualità del capitale umano, valorizzando la formazione professionale continua con particolare riferimento ai lavoratori colpiti dalla crisi, utilizzando a questo fine i fondi pubblici.
4.11) Sostegno e promozione di progetti innovativi aziendali (sia di processo che di prodotto), anche indirizzati verso l’eco-sostenibilità e nuove forme di tecnologia, con iniziative di sviluppo delle reti di imprese e aggregazione.
E’ necessario prevedere forme ed esperienze di integrazione tra le politiche attive del lavoro, le politiche sociali giovanili e per gli immigrati: alla frammentazione del mercato del lavoro ed alla complessità dei problemi sociali vanno date risposte che affrontino tutti gli aspetti e le difficoltà di cui le persone sono portatrici.
La città dovrà promuovere il protocollo contro lo sfruttamento dei lavoratori in modo tale da evitare fenomeni di nuovo caporalato e favorire percorsi graduali verso il lavoro stabile tutelato e garantito, contrastando in questo modo il precariato.

5) Legalità e trasparenza

Il territorio comunale non è esente, soprattutto nelle aree di maggior sviluppo commerciale ed imprenditoriale, da forme anche gravi di infiltrazione criminale e da una diffusa persistenza di comportamenti devianti. Lo sviluppo economico non può essere disgiunto dal recupero della legalità soprattutto nell’ambito delle attività economicamente rilevanti comprese quelle di carattere amministrativo.
A tal fine si propone:
5.1) Nel settore dei lavori pubblici, occorre collaborare con l’ispettorato del lavoro e con l’ASL per il controllo dell’attività nei cantieri pubblici (controlli da estendere virtuosamente anche a quelli  privati), soprattutto al fine di contrastare i fenomeni del lavoro nero, del caporalato e delle violazioni sulla sicurezza.
La committenza pubblica (bandi, gare, appalti, affidamenti di servizi, …) dovrà promuovere una reale concorrenza basata sulla qualità, sulla trasparenza e innovazione, modulandola sulla base delle specificità dei servizi. A titolo di esempio citiamo iniziative ed associazioni, come “Avviso pubblico”, che forniscono procedure che consentono di agire in perfetta trasparenza.
5.2) Fondamentale è la promozione di azioni di prevenzione e contrasto dell’infiltrazione mafiosa negli appalti dei lavori e dei servizi pubblici.
5.3) La creazione di un Ufficio per l’accesso agli atti amministrativi, anche via Internet, che garantisca la massima trasparenza dell’attività di gestione dell’Ente pubblico che deve diventare una “casa di vetro” per i cittadini tutti.
5.4) La promozione di un’intensa lotta contro l’usura ed il racket in collaborazione con le Associazioni dei commercianti compresa la ricognizione delle attività imprenditoriali e commerciali attive sul territorio per verificare pienamente il loro livello di legalità.
5.5) La disponibilità a gestire beni sequestrati alla camorra da destinare ad attività socialmente rilevanti ed economicamente produttive.
5.6) La sensibilizzazione, attraverso  la rete delle scuole, verso i temi dell’educazione alla legalità degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
5.7) L’adesione da parte del Comune all’associazione “Libera” ed a alle sue più significative iniziative nel campo della lotta “contro tutte le mafie”.
5.8) L’adozione da parte del Consiglio comunale, con voto formale, del “Codice Europeo di comportamento” approvato dal Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, che interviene sui temi delle campagne elettorali, dei conflitti d’interessi, del clientelismo, del cumulo delle cariche e della corruzione.
5.9)  L’adesione al programma di posta certificata.

6) Una città per i giovani

L’azione del Comune in relazione alle politiche giovanili deve essere finalizzata ad una maggiore partecipazione alla vita democratica da parte dei giovani sulla base di solide basi culturali dopo tanti anni di torpore e di imbonimento televisivo.
L’amministrazione può agevolare il raggiungimento di questo obiettivo (che ovviamente coinvolge tutte le agenzie formative a partire dalla famiglia e dalla scuola) creando e valorizzando strutture e luoghi che facilitino l’aggregazione e l’accesso al sapere da parte dei giovani e nei quali favorire il coinvolgimento e la partecipazione dei giovani ad iniziative culturali, sociali, sportive e ricreative stimolandoli ad una partecipazione attiva alla vita della città.
In particolare si propone:
6.1) L’ultimazione delle procedure, avviata dalla precedente Amministrazione, per la realizzazione del Forum dei Giovani (Approvato con D.D. n. 67 del 15/12/2008 – Pubblicato sul Burc n.1 del 05/01/2009). Risulta di fondamentale importanza per una seria progettazione ed attuazione di politiche per i giovani, l’integrazione del Comune di Sessa Aurunca nella rete regionale e nazionale dei Forum della Gioventù, dopo il recepimento, con delibera consiliare, della Carta Europea e del Libro Bianco; la modifica dello Statuto comunale, l’individuazione della sede e l’apertura dell’apposito capitolo di bilancio. Il Forum, infatti,  è un organismo di partecipazione riconosciuto dagli artt. 7 e 8 del Dlgs. n. 267\2000, ed è ritenuto dalla Regione Campania ‘organo consultivo obbligatorio in materia di politiche giovanili’ (D.D. n. 67 del 15/12/2008),  necessario per garantire la partecipazione dei giovani del nostro comune alle iniziative ed ai finanziamenti annuali per progetti esclusivamente rivolti ai Forum.
6.2) La ripresa di esperienze di Welfare scolastico, come la carta “Io Studio”, che garantiva sconti ed entrate gratuite al cinema, alle librerie, alle biblioteche e ai teatri. Il rafforzamento di convenzioni (sul modello di quella con il Cineforum aurunco) che agevolino la partecipazione dei giovani alle iniziative culturali.
6.3) La valorizzazione e promozione del volontariato giovanile e del servizio civile da intendersi come occasioni di crescita e maturazione personale oltre che di attiva partecipazione alla vita sociale. Rafforzare il rapporto con il volontariato che deve essere inteso  come una risorsa per la cittadinanza, sviluppando il legame tra questo e l’amministrazione comunale.

7) Scuola    

Storicamente la scuola rappresenta uno dei principali “motori” dell’economia cittadina nonché un imprescindibile occasione di promozione sociale delle nuove generazioni. Vanto della nostra terra è la presenza in territorio comunale di tutti i principali istituti di istruzione secondaria superiore. L’efficienza e il rilievo delle scuole sessane necessita di un’operosa azione di rilancio anche sul piano strutturale ed operativo attraverso una serie di interventi di competenza esclusiva o parziale dell’ente comunale.
Tra questi rilievo assoluto rivestono:
7.1) La necessità di un dimensionamento/ razionalizzazione della rete scolastica per raggiungere gli attuali parametri di legge (500/600 alunni per Istituto) al fine di ridurre il numero dei plessi scolastici ed evitare pluriclassi, instabilità degli organici e discontinuità dei docenti. L’ottimizzazione delle spese di gestione consentirebbe di reinvestire i risparmi nella riqualificazione degli edifici scolastici di pertinenza comunale (messa in sicurezza e adeguamento al Dlgs 81/08).
7.2) L’ottimizzazione del servizio scuolabus con copertura anche del centro città per ovviare anche ai problemi di traffico e viabilità nelle ore di punta.
7.3) La ricognizione dei livelli di sicurezza degli edifici scolastici anche di competenza provinciale, in primis l’edificio ospitante il Liceo classico ed il Convitto gravemente carenti in tal senso.
7.4) La promozione di una rete delle scuole comunali per rendere omogenea l’offerta formativa in relazione ai bisogni emergenti della popolazione scolastica e per promuovere progetti formativi comuni nell’area dell’aggiornamento dei docenti nonché per l’innalzamento complessivo della qualità dei processi di insegnamento-apprendimento.
7.5) La formazione di un organismo a partecipazione mista (Ente locale, ASL, Scuole) per favorire l’integrazione scolastica e lavorativa dei diversamente abile e dei bambini e ragazzi di origine straniera.
7.6) Il potenziamento e/o l’organizzazione del tempo pieno nelle scuole dell’obbligo attraverso la creazione delle infrastrutture necessarie per ottenere la necessaria autorizzazione da parte delle autorità competenti.

8) Salute e Servizi sociali

La crisi economica sta mettendo a dura prova il tessuto di coesione sociale del comune. La perdita di quasi 1000 posti di lavoro tra Morteo e Formenti hanno determinato un aumento della crisi economica.
Ampie fasce della popolazione (lavoratori, famiglie, pensionati, imprenditori) si trovano a fronteggiare difficoltà economiche inattese.
Occorre orientare la spesa laddove i bisogni sono cresciuti o sono stati trascurati. Noi crediamo che la priorità siano le famiglie con disabili, con bambini, con anziani non autosufficienti, con lavoratori colpiti dalla crisi.
Più che in passato, serve rafforzare gli interventi sociali o individuarne nuove tipologie, con l’obiettivo di rendere più semplice, esteso e rapido l’accesso dei cittadini e delle famiglie ai servizi, migliorando la correlazione tra rette/tariffe e reddito familiare effettivamente percepito.
I costi del welfare municipale devono essere sostenuti non solo con specifiche e coraggiose scelte prioritarie di bilancio ma anche con azioni di riorganizzazione dei servizi che ne consentano l’ulteriore razionalizzazione, senza sacrificio degli standard di qualità. Questo progetto di welfare richiede che il Comune svolga un ruolo di regia e garanzia capace di focalizzare e mobilitare tutte le energie possibili, favorendo la nascita e la crescita di nuovi modi di stare nella società delle persone: le cooperative sociali, il volontariato, la cultura della responsabilità sociale delle imprese, la cittadinanza attiva.
Uno dei fronti essenziali in questo senso è quello del coordinamento intersettoriale e interistituzionale delle politiche, unitamente alla valorizzazione del tessuto sociale e privato, sempre in una logica di welfare mix con forte governance pubblica. Con questo programma di interventi, si potrà non solo fronteggiare la crisi, ma uscirne con un sistema di servizi e di risposte non di tipo emergenziale, ma strutturalmente migliorato. Le politiche sociali in capo all’Amministrazione comunale possono e devono giocare un ruolo importante nel sostenere le famiglie e i cittadini, sapendo che il welfare municipale non svolge solo un fondamentale ruolo redistributivo, ma rappresenta anche un motore di sviluppo per il territorio.
Vanno riviste soprattutto tutte le tasse comunali, in particolare acqua e rifiuti, cercando di ottimizzare il servizio abbassando le quote pagate dai cittadini.
Gli obiettivi maggiormente qualificanti e verificabili per i prossimi cinque anni, in ordine alle politiche sociali, assistenziali e sanitarie, ambientali  dovranno essere:
8.1) FAMIGLIE COLPITE DALLA CRISI
·        definire un pacchetto coordinato di interventi per famiglie e lavoratori che si trovano in situazione di difficoltà, con strumenti diversificati;
·        rivedere i meccanismi di progressività delle tariffe di accesso ai servizi e di accertamento del reddito;
·        attivare progetti di sostegno nell’accesso al credito.
8.2) GIOVANI FAMIGLIE
·        prevedere interventi integrativi di promozione e sostegno alla maternità, sia prima che dopo la nascita; intervenire economicamente a supporto delle ragazze madri;
·        promuovere e sostenere servizi di assistenza all’infanzia;
·        promuovere e sostenere l’associazionismo familiare;
·        perseguire l’integrazione tra famiglie, strutture pubbliche e strutture di privato sociale
8.3) DISABILITA’
Non sono le persone con disabilità a costituire un problema per la società civile, ma esattamente il contrario: troppo spesso è l’organizzazione della società a costituire un problema per il pieno godimento dei diritti civili da parte delle persone con disabilità. Le pari opportunità non possono che essere attuate con l’eliminazione delle discriminazioni e di ogni tipo di barriera fisica e culturale. Nel rispetto delle differenti responsabilità, è necessario che venga garantito il massimo coinvolgimento possibile della persona disabile e di chi la rappresenta.
Si vuole rafforzare la risposta residenziale per le persone disabili, come diritto ad una vita il più possibile autonoma, e sostenere il lavoro di cura delle loro famiglie, favorendo comunità per disabili lievi e gravi.
Per realizzare gli interventi strutturali per i disabili occorre concretizzare proposte per elaborare un piano di abbattimento delle barriere architettoniche.
8.4) POLITICHE TARIFFARIE
E’ necessario rimodulare le politiche tariffarie in maniera coerente con l’attuale situazione sociale, al fine di garantire l’accessibilità ai servizi indispensabili alla persona. Occorre in particolare ampliare la fascia degli aventi diritto al fondo sociale comunale; concordare  l’attivazione di procedure atte alla introduzione  della TIA (Tariffa Igienico Ambientali). Per asili e mensa scolastica occorre predisporre agevolazioni nel pagamento e un aumento della fascia di famiglie avente diritto alla riduzione.
8.5) POLITICA SANITARIA
La tutela della salute dei cittadini, soprattutto di quelli economicamente più deboli, si concretizza in un’azione forte ed incisiva a livello regionale per garantire gli attuali livelli operativi dell’Ospedale San Rocco, ancora di recente messi pesantemente in discussione. La funzione dell’Ospedale, la cui apertura è il frutto esclusivo delle memorabili lotte degli anni Ottanta da parte dell’intera cittadinanza, va anzi rilanciata attraverso la creazione di un polo regionale di eccellenza in ambito specialistico nel quadro, auspicabile anche per la Campania, di una differenziazione della specializzazione delle strutture ospedaliere sul modello di quanto avviene già in molte regioni italiane.
Fondamentale, nel contesto dell’offerta dei servizi sociali, focalizzare le priorità dei servizi  rafforzando il rapporto con i Comuni facenti parte dell’Ambito territoriale di competenza. In particolare è necessario destinare i principali servizi all’assistenza domiciliare di disabili e anziani nonché favorire l’integrazione dei diversamente abili.
Gli anziani devono essere valorizzati come risorsa del nostro comune, garantendo loro spazi di incontro e di socializzazione al fine di evitare l’isolamento e la solitudine che porta alla perdita del desiderio di partecipazione.

9) Viabilità e trasporti

Sessa Aurunca deve tornare ad essere, come per il passato, terra di confine tra culture ed identità prossime ma diverse quali quelle afferenti l’area aurunca del basso Lazio e dell’alto casertano. Da qui la necessità di intensificare i rapporti con le principali comunità viciniore. Al contempo, il  capoluogo deve tornare ad essere luogo privilegiato della vita economica e culturale dell’intera comunità aurunca al di là di localismi e “frazionismi” anacronistici e deteriori. Un moderno sistema dei trasporti e il recupero di una viabilità accettabile costituiscono presupposti essenziali anche per il recupero di tali funzioni. Si propone quindi:
9.1) Un azione nei confronti di Trenitalia per ottenere l’intensificazione delle fermate nella stazione di Sessa Aurunca dei treni regionali Roma-Napoli e l’istituzione di punti vendita dei biglietti presso diversi esercizi commerciali .
9.2) La richiesta alla stessa Trenitalia di prevedere almeno due fermate giornaliere per i treni Intercity della suddetta linea Roma-Napoli.
9.3) L’istituzione di un regolare servizio navetta tra la Stazione ferroviaria e i principali centri del territorio comunale in coincidenza con le partenze e gli arrivi delle corse ferroviarie più frequentate dai lavoratori pendolari.
9.4) L’istituzione a carico del Comune, in collaborazione con ditte private di autotrasporto, di una linea urbana a Sessa Aurunca (Rione S.Agata – Cimitero) con corse ordinarie previste ogni 30 minuti.
9.5) Un azione tesa ad ottenere il raddoppio dell’ex SS 430 lungo Garigliano (oggi di competenza provinciale) per un rapido accesso al casello autostradale di San Vittore.

10) Cultura e spettacoli

La gestione dei Beni Culturali deve essere affidata, attraverso la creazione all’interno della struttura amministrativa di un settore cultura, all’azione sinergica dell’ente comunale e delle numerose ed importanti associazioni culturali operanti da anni nella nostra comunità. Appare indispensabile a tal fine coordinare e programmare le attività culturali da svolgere sul territorio in accordo con il Forum della Associazioni da costituire in tempi rapidi e favorire l’inserimento delle attività culturali (anche in collaborazione con l’ANCI) nei circuiti nazionali.
In convenzione con gli enti proprietari dei beni culturali esistenti nel territorio comunale (Curia Vescovile, Sovrintendenza) è indispensabile garantire l’apertura e la fruizione dei monumenti cittadini con tempi certi  utilizzando a tal fine anche gli operatori del Servizio civile.
Altrettanto importante è la realizzazione di una sala polifunzionale da adibire a Teatro, Cinema, Auditorium e Sala conferenze attraverso la rilevazione e ristrutturazione del Cinema Corso attualmente nella disponibilità del tribunale fallimentare.
Un discorso a parte merita il completamento dei lavori del Castello Ducale con il recupero urbanistico dell’area circostante. I locali del più insigne edificio cittadino dovranno essere destinati a promuovere concretamente il progetto, già avviato dalle passate Amministrazioni, di fare di Sessa Aurunca “la città dell’arte e della cultura”. Il Castello Ducale dovrà diventare la sede della Biblioteca comunale, del Museo comunale da allestire anche attraverso il recupero dei reperti attualmente in deposito presso altre strutture museali, di fondazioni Culturali ( tra cui una da dedicare a studi nazionali ed internazionali su Gaio Lucilio con organizzazione di Certamen per gli studenti di tutte le scuole italiane), della Cineteca, dell’Archivio comunale. La sala centrale sarà  destinata a conferenze ed a spettacoli teatrali e musicali. L’intero edificio, infine, dovrà divenire spazio da destinare a mostre permanenti (tra cui una da dedicare alle tradizioni pasquali tanto rilevanti per la storia religiosa ed anche civile della comunità) o temporanee anche di rilevanza nazionale. Il recupero dell’area verde circostante potrebbe anche prevedere la creazione di un Ristorante/coffee break che vivacizzi le attività culturali da realizzare in sito e migliori la fruibilità complessiva dell’intero complesso.

11) Turismo

Il rilancio delle potenzialità turistiche del territorio deve concentrarsi su tre obiettivi fondamentali:

RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO
·        Pedonalizzazione del centro storico (con l’uso di dissuasori automatici) per gran parte della giornata.
·        Parcheggio gratuito per i residenti nelle aree di parcheggio extraurbane.
·        Recupero del complesso di San Domenico da destinare in parte a sede delle principali associazioni culturali con relativa piazza antistante.
·        Recupero del ponte Aurunco e degli edifici della ex pretura e delle Poste vecchie.
·        Recupero e adeguato arredo urbano delle Piazze cittadine (Duomo, XX settembre, Tiberio).
·        Adozione del piano colore all’interno del P.U.C.
·        Attuazione delle misure previste dal Rapporto Barberi sulla sicurezza degli edifici pubblici.
·        Incentivazione ai privati per lavori di ristrutturazione di palazzi e abitazioni e attuazione di un piano straordinario per la calmierazione degli affitti in collaborazione con le associazioni dei consumatori e per far emergere il “sommerso”.
·        Interramento dei cavi elettrici in Corso Lucilio e piano per l’eliminazione delle insegne luminose.
·        Recupero dei centri storici delle frazioni con particolare rilevanza storico-artistica (es. Valogno-murales; Cascano)

BAIA DOMIZIA
·        Depurazione a monte e a valle delle acque reflue per il recupero di una piena balneabilità del litorale.
·        Salvaguardia delle dune costiere e approvazione del piano spiaggia comunale.
·        Vigilanza e repressione di ogni ulteriore abuso edilizio ed incisiva azione di abbattimento degli abusi esistenti in sinergia con il comune di Cellole.
·        Recupero dell’area Nord (pineta e zona retrostante) attraverso la realizzazione di un sentiero naturalistico dalla Foce del Garigliano al Camping internazionale e di strutture non permanenti destinate allo svago (aree di picnic, piste ciclabili, parco giochi)
·        Destagionalizzazione attraverso convenzioni per un turismo di media e bassa stagione con le strutture ricettive presenti (Camping internazionale, Villaggio La Serra, alberghi, singole unità abitative in locazione).
·        Calmierazione dei prezzi degli esercizi commerciali e di locazione.
·        Adeguata manutenzione di strade e spazi pubblici.  
·        Presenza nel periodo estivo di un presidio medico e di Polizia municipale.
·        Rete integrata dei servizi turistici/alberghieri e di ristorazione attraverso convenzioni estive con pacchetti “Tutto compreso” con gli operatori del settore.
AREA COLLINARE:
Accordi di programma con l’Ente Parco per favorire lo sviluppo nell’area collinare di un parco agrituristico “Le Tovaglie” con la presenza di una capillare rete, da affidare a singoli imprenditori privati, incentrata su diverse strutture agrituristiche e Bed & Breakfast con al centro la realizzazione di un Museo della Civiltà contadina. All’interno del parco prevedere la possibilità di sentieri di interesse paesaggistico e naturalistico, piste ciclabili e aree destinate alle colture biologiche.

12) Sport

Dopo un’attesa durata più di quarant’anni la cittadinanza aurunca ha il diritto di veder finalmente completati i lavori del Centro sportivo polifunzionale di via Raccomandata che prevede la realizzazione della piscina comunale, di campi da tennis e di calcetto. Il completamento dei lavori deve essere una priorità della nuova Amministrazione che potrà fin da subito provvedere ad attivare le procedure per affidare in gestione, mediante regole chiare e trasparenti, ai privati l’intero impianto onde evitare che, a lavori completati, trascorrano altri anni per vedere finalmente l’impianto in funzione. L’affidamento della gestione ai privati dovrà ovviamente prevedere condizioni di vantaggio (fino alla completa gratuità) per i cittadini in condizioni di disagio economico e per particolari categorie a cominciare dai diversamente abili. Il Centro dovrà pure accogliere manifestazioni sportive di rilevanza regionale, rivolte soprattutto alle categorie giovanili, la cui gestione potrà essere affidata ad associazioni che da anni meritoriamente favoriscono la diffusione della pratica sportiva a cominciare dal C.S.I.

13) Sicurezza - Sessa Aurunca “Terra di accoglienza”

Troppo spesso si parla di sicurezza in termini propagandistici, vaghi e inefficaci. E’ riduttivo pensare ad un concetto di sicurezza che coincida soltanto con la tutela e la salvaguardia dell’incolumità fisica o dei nostri beni, è necessario invece estendere il concetto all’intero universo in cui viviamo, dalla tutela dell’ambiente, alla sicurezza dei luoghi di lavoro o alla sicurezza alimentare. Noi crediamo che la sicurezza della città e dei cittadini si possa garantire : 
13.1) garantendo la presenza del Comune, dei suoi uffici e delle sue attività su tutto il territorio adottando misure di decentramento (per esempio decentrando la polizia municipale) ;
13.2) garantendo il protagonismo dei cittadini e dell’associazionismo nella creazione di attività aggregative, culturali e ricreative su tutto il territorio, con particolare riferimento alle  frazioni ;
13.3) creando le condizioni affinché i cittadini si riapproprino della città e dei suoi spazi: occorre realizzare una mappatura del territorio cittadino che individui le aree e i percorsi percepiti dalla popolazione come pericolosi, individuando gli strumenti più adeguati per renderli accessibili e sicuri (illuminazione, uso delle telecamere, progetti di rivitalizzazione della zona, sostenendo il tessuto del commercio di vicinato in ogni quartiere e in ogni frazione);
13.4) assicurando la corretta gestione della viabilità cittadina, presupposto essenziale per una efficace attività di controllo del territorio (segnaletica stradale chiara e visibile, manutenzione continua del manto stradale).
Garantire la sicurezza, infine, significa sconfiggere ogni tipo di politica fondata sulla paura e la discriminazione del diverso e sulla xenofobia. Nell’ultimo decennio in virtù del lavoro concreto ed efficace da parte dell’Associazione “Assopace”, Sessa Aurunca è diventata una “terra di accoglienza” anche grazie alla “rete” di generosa solidarietà di molti cittadini ed all’opera discreta ma efficace di integrazione scolastica da parte delle istituzioni scolastiche. L’amministrazione comunale dovrà rafforzare questa recente tradizione anche prevedendo “borse di studio” da destinare agli studenti di origine extracomunitaria più meritevoli e favorendo scambi culturali e commerciali con i luoghi di provenienza di molti migranti anche attraverso iniziative di gemellaggio. Opportuno sarebbe favorire per la realizzazione di tali scopi anche lo sviluppo della rete del volontariato sul territorio. Bisogna garantire, infine, forme democratiche di rappresentanza dei cittadini stranieri regolarmente presenti sul nostro territorio.

14) Organizzazione degli uffici comunali

L’organizzazione degli uffici comunali svolge un ruolo determinante nella traduzione del programma elettorale in azioni concrete e risultati misurabili, per passare dalla volontà politica alla gestione e alla operatività. Il Personale dell’amministrazione costituisce la risorsa più preziosa, specie per un ente che, come il Comune, eroga servizi. Una gestione trascurata e disattenta è causa di disagio individuale che si ripercuote sull’intera organizzazione, compromette la qualità dei servizi e il conseguimento dei risultati. Investire sul personale “conviene” e nella “gestione del personale” deve prevalere l’orientamento verso i servizi alla persona, per recepirne esigenze, bisogni e proposte. Lo spazio delle “relazioni” tra il dirigente e la sua struttura e tra strutture e gruppi diversi non costituisce uno spreco. E’ un valore sociale, misurabile in termini di incremento di efficienza e qualità dei servizi oltre che di benessere organizzativo e individuale. Le leve su cui occorre lavorare sono il metodo ed i valori.
Il metodo deve essere improntato al rispetto dei reciproci ambiti di autonomia tra amministratori e personale e all’ascolto dei dipendenti come portatori di esperienza e di un potenziale spesso non valorizzato.
I valori devono essere quelli della trasparenza (realizzata attraverso la partecipazione e condivisione, la comunicazione, la rendicontazione e la verifica), della semplificazione (tangibile all’esterno in termini di velocità e semplicità di accesso alle pratiche e alle informazioni, realizzata attraverso l’unificazione degli sportelli, la diffusione delle applicazioni informatiche per lo snellimento delle procedure, per la fluidità dei processi, per l’interazione tra soggetti pubblici e privati), dell’etica (intesa come condivisone delle regole, legittimità delle azioni e delle procedure, responsabilità sociale nei confronti della cittadinanza), della meritocrazia (valorizzando le professionalità e le competenze interne all’ente) nel rispetto dell’economicità (realizzata attraverso l’utilizzo proficuo delle risorse disponibili e il controllo della spesa e dei costi, e sfruttando le infrastrutture informatiche e tecnologiche per applicazioni e servizi).
E’ necessario agire anche sull’assetto delle deleghe degli assessori, affinché siano in esse riconoscibili aree omogenee di intervento. Il comune spende ogni anno risorse per l’acquisto delle licenze informatiche: l’open source (software liberi e gratuiti) consentono di risparmiare senza ridurre la funzionalità.
15) Le pratiche della “buona politica”

La politica ha perso autorevolezza ed il maggiore rischio, a livello nazionale come a livello locale, è che l’indifferentismo diffuso e il progressivo allontanarsi dalla politica da parte di larghi settori dell’opinione pubblica costituisca una malattia che erode dall’interno il futuro delle istituzioni democratiche del nostro Paese.
Per recuperare la credibilità perduta occorre aprire una stagione di sobrietà, trasparenza e innovazione. In primo luogo, occorre riaffermare ancora una volta la cultura del diritto rispetto a quella del “favore”, vero ed unico antidoto contro la pratiche di una politica clientelare e “mafiosa”, in primo luogo sul piano culturale, che ha bisogno di sudditi obbedienti e non di cittadini consapevoli. Proprio per questo è necessario garantire la divulgazione delle scelte strategiche dell’azione amministrativa e garantire forme democratiche di rappresentanza dei cittadini attraverso la costituzione di consulte “tematiche” del lavoro, del commercio e della mobilità, degli stranieri,  dell’associazionismo culturale e di quello giovanile, tutte destinate a dare pareri e formulare proposte concrete di azione amministrativa.
In un momento economicamente difficile come quello che stiamo vivendo, l’ente comunale ha il  dovere di dare un segnale inequivocabile ai cittadini riducendo i costi della politica. A tal fine si propone:
15.1) Il contenimento del numero degli assessori.
15.2) L’eliminazione dell’indennità degli assessori e del presidente del consiglio comunale.
15.3) L’eliminazione del gettone di presenza previsto per ogni seduta del Consiglio e delle Commissioni.
15.4) Il monitoraggio e la riduzione delle spese di rappresentanza dell’ente.
15.5) La riduzione delle spese di divulgazione multimediale delle sedute comunali attraverso l’utilizzo di strumenti Open Source.

Conclusione

L’idea di città che proponiamo in definitiva è questa:
·        una città che PROTEGGE, garantendo i diritti di chi lavora e attraendo investimenti per riportare i giovani sul territorio e immaginare il lavoro delle generazioni future;
·        una città che INCLUDE, investendo nei suoi servizi sociali, educativi, sanitari, culturali, e accogliendo il diverso di genere, di provenienza, di cultura, di abilità;
·        una città che PROGETTA, creando le condizioni per uno sviluppo centrato sull’innovazione, sulle qualità umane e ambientali, sulla sostenibilità e sulle infrastrutture del proprio territorio.

Sessa e il suo territorio, insomma, dovrà essere una città che funziona, una città bella e sicura, una città che si muove e lavora, una città solidale e sana.