martedì 15 marzo 2011

APERTURA CAMPAGNA REFERENDARIA SeL CONTRO IL NUCLEARE




Si è tenuta sabato pomeriggio "Nucleare e Referendum decidiamo noi"!, l'iniziativa condotta dalla Federazione Provinciale di Caserta di Sinistra Ecologia e Libertà su proposta del circolo Sel di Sessa Aurunca che ha visto l'avvio della campagna referendaria per dire no al nucleare. Una scelta non a caso quella del luogo, dato che il territorio aurunco ospita una delle quattro centrali italiane.
Una sala gremita, un tavolo di confronto e il tricolore che - come ha spiegato Franco Passaretti, membro del coordinamento provinciale Sel - ha rappresentato la vicinanza a quanti hanno manifestato sabato scorso per la costituzione e per la scuola pubblica.
La tematica è stata analizzata in tutte le sue sfaccettature: dalla mancanza di informazione circa l'accoglimento dei quesiti referendari da parte della Corte Costituzionale, all'attuale situazione della centrale nucleare del Garigliano prospettata da Giulia Casella, responsabile del circolo Legambiente di Sessa Aurunca, fino ad arrivare ad una trattazione tecnico scientifica da parte di Gianni Mattioli, membro della presidenza nazionale SEL, docente universitario di fisica e fondatore del movimento ambientalista italiano.
SULL'ENERGIA RINNOVABILE - "Quando un Governo taglia i fondi al fotovoltaico, in qualche modo blocca dei processi che sono partiti due o tre, quattro anni fa, di giovani che hanno costituito cooperative ed imprese per rilanciare il fotovoltaico ed offrire una possibilità agli italiani: di utilizzare un’energia pulita, l'energia rinnovabile di cui si è parlato tanto in questi anni. È chiaro che stanno esclusivamente cercando di favorire chi gli dice dobbiamo tornare a nucleare” queste le parole di Pietro Di Sarno, coordinatore provinciale Sel, che preannuncia un'interpellanza che sarà presentata, la settimana prossima, per chiedere alla Provincia di Caserta che cosa ne pensa della posizione assunta da Caldoro. Sulla questione è intervenuto anche Arturo Scotto, coordinatore regionale Campania, che ha considerato la scelta di non finanziare il fotovoltaico 'antidemocratica'.
Un'Italia che sembra non presentare le caratteristiche geomorfologiche per porre in essere centrali termonucleari, dunque è emerso e, come afferma Mattioli, “la Sardegna, la punta estrema del Salento e una piccola parte della zona di confine tra la Lombardia e il Piemonte, il resto, in Italia, non c’è nessun sito possibile”.
GLI INTERVENUTI - Presenti in sala anche gli ex Amministratori del Comune di Sessa Aurunca, Elio Meschinelli e Luciano Di Meo, il commissario del Pd suessano Giuseppe Venditto e l'onorevole Gennaro Oliviero.
articolo di G. Lettieri pubblicato da interno18

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